Esercizi & Benessere
Sedersi bene per digerire meglio
La nonna lo diceva sempre: “non tenere le gambe accavallate quando mangi che poi digerisci male”. Dunque state composti a tavola: farete contenta la nonna, il galateo e anche il vostro stomaco. Una postura corretta è infatti molto importante per la digestione, almeno quanto lo sono alimentazione e stile di vita.

Dite la verità: non avete ascoltato per niente il consiglio della nonna!
Questi segnali lanciati dallo stomaco dicono infatti una cosa sola: la vostra digestione è da rimettere in sesto.
Perciò cercate di capire in fretta cosa non va e rivolgetevi a un medico per risolvere questi disturbi, prima che possano cronicizzarsi e causarvi problemi più gravi.
‘Contro il logorio della vita moderna’
Emotività e stomaco sono fortemente legati: è stato provato infatti che stress, ansia e vita frenetica svolgono un ruolo determinante nei disturbi gastrici per 1 italiano su 4.
Se possibile rallentate il ritmo, prendete le cose con più calma e non sottovalutate i rimedi naturali che offre la nutraceutica.
La digestione comincia a tavola
Qualunque sia la causa di cattiva digestione e acidità di stomaco, adottare qualche semplice accorgimento nell’alimentazione è comunque la prima strategia in assoluto per garantire allo stomaco una buona funzionalità.
Ad esempio:
- Masticare a lungo
- Non fare pasti abbondanti
- Evitare il fumo e le bevande troppo calde o fredde
- Non associare fonti proteiche diverse
La posizione giusta
Si diceva che la postura influisca sulla digestione: una posizione sbagliata può in effetti determinare compressione del diaframma e dello stomaco, ostacolandone la funzionalità.
Cercate allora di:
- Stare seduti a tavola con la schiena dritta (magari con un cuscino a sostenere la parte lombare)
- Non piegarvi in avanti sul piatto (suvvia, è anche bruttissimo da vedere!)
- Non tenere le gambe accavallate mentre mangiate
- Non sdraiarsi dopo pranzo (meglio una breve passeggiata per stimolare l’assorbimento del cibo)
I cibi consigliati
Alimenti freschi con pochi grassi, come verdure (senza esagerare), pesce e carni magre, cucinati in modo sano (preferite la cottura al vapore).
Le sostanze contenute in alcuni alimenti possiedono inoltre una naturale attività antiacida e gastro-protettiva, e favoriscono la funzione digestiva:

Papaya
Contiene papaina, un enzima simile a quelli prodotti dallo stomaco, in grado di favorire la digestione delle proteine.

Finocchio
Noto per le sue spiccate proprietà digestive e depurative, facilita lo svuotamento dello stomaco, riduce le contrazioni addominali e previene la formazione dei gas intestinali.

Fico d’India
Possiede capacità emollienti e lenitive per l’apparato digerente. In nutraceutica, il suo estratto viene utilizzato in associazione a quello di foglie d’ulivo per ottenere una miscela dall’efficace azione bioadesiva e mucoprotettiva.

Zenzero
Favorisce una corretta produzione di succhi gastrici, aiutando la digestione e lo svuotamento dello stomaco.

Curcuma
Agevola la funzione digestiva, stimolando la produzione di bile da parte del fegato.
I cibi sconsigliati
Alcuni alimenti e bevande stimolano nello stomaco un eccesso di produzione di succhi gastrici, favorendo, purtroppo, il reflusso:
- Fritti
- Insaccati e formaggi stagionati
- Spezie piccanti
- Prodotti lievitati
- Cioccolato
- Pomodori e agrumi
- Tè e caffè
- Bevande gassate e alcolici
Per combattere i problemi di digestione, alcuni specifici integratori nutraceutici possono venire in aiuto. Sono gli integratori contenenti complessi di ingredienti naturali studiati apposta per contrastare l’acidità e agevolare il lavoro dello stomaco.
Se poi, dopo mangiato, avete un po’ di tempo da dedicarvi, perché non provate un semplice esercizio per decontrarre la muscolatura addominale e favorire la digestione?
Eccolo: seduti in posizione rilassata, unite le dita delle mani e premete gradualmente sotto lo sterno, nel punto dove termina la gabbia toracica, effettuando allo stesso tempo un movimento circolare. Mantenete la pressione per qualche secondo poi ripetete per 3 volte.